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Il fortino San Vittorio – Museo Multimediale

Costruito nel 1768 in pietra locale, la trachite, su progetto dell’architetto Augusto de La Vallée, il forte prende il nome dal re Vittorio Amedeo III e venne costruito a difesa della parte meridionale dell’abitato, anche se a poco servì contro l’attacco ad opera dei pirati tunisini avvenuto nel 1798.
Nel 1876 l’edificio fu venduto alla facoltosa famiglia Granara per la somma di 2.886 lire. Nel 1889 fu espropriato dal Ministero della Pubblica Istruzione per scopi scientifici e vi fu installata una delle cinque stazioni mondiali per il rilevamento dell’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre. Dal 2016 l’osservatorio astronomico ha assunto la veste di Museo multimediale Torre San Vittorio, realizzato in collaborazione con il Mu.Ma, l’Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni di Genova, dove si racconta la storia dell’isola dalle sue origini geologiche fino all’arrivo dei coloni liguri nel 1738.
La visita inizia con un monologo in dialetto tabarchino a cura del maggiorente Agostino Tagliafico, che organizzò il viaggio dei coloni liguri da Tabarca all’Isola di San Pietro.
L’allestimento è diviso su più piani: si parte dal piano terra con l’origine
geologica dell’isola, proseguendo poi al primo piano dove sono esposti elementi del periodo nuragico e dell’età fenicio – punica. In questa sezione, grazie alla realtà virtuale, il visitatore può sperimentare direttamente l’esplorazione all’interno di una delle tombe della necropoli carlofortina di via Giacomo Parodo indossando speciali occhiali in 3D. All’ultimo piano, seguendo l’allestimento circolare tipico della torre settecentesca, si possono scoprire una sezione dedicata all’età romana, una all’epoca della cristianizzazione e una al periodo medievale. Chiude la visita un filmato che racconta il primo sbarco sull’isola condotto da Agostino Tagliafico in persona. Uscendo all’esterno ci si affaccia dalla terrazza da cui è possibile ammirare l’intera Carloforte, con le sue saline e la loro relativa avifauna, il suo porto e le sue spiagge dislocate a sud, meta di turisti che arrivano da ogni dove.

Articolo di Natalia Lapicca

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