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La fauna nell’Isola di San Pietro

La fauna presente sull’isola di San Pietro è molto eterogenea, tra ambienti boschivi, dunosi, macchie e aree rocciose e umide. Complessivamente sono state individuate oltre centotrenta specie appartenenti a diversi gruppi sistematici di particolare interesse entomologico.

 

L’elevata quantità di uccelli individuata è dovuta principalmente alla presenza di numerose zone umide (le Saline, gli stagni di Cala Vinagra, della Vivagna ecc.) e al fatto che, tra gli uccelli, esiste un alto numero di specie protette, tra le quali si annoverano il gabbiano corso (Larus audouinii) e il falco della regina (Falco eleonorae). Il falco della regina è uno dei più rari rapaci europei, inserito nella Lista Rossa degli animali in pericolo di estinzione (in tutto il mondo si contano circa 7.500 coppie); ed è forse la specie che più di ogni altra spicca nell’avifauna isolana.
Il falco della regina trae il suo nome, italiano e scientifico, dalla giudicessa Eleonora d’Arborea che, con l’emanazione nel XIV secolo della Carta de Logu, vietò per prima la caccia a tutti i rapaci.
È un falco di medie dimensioni e presenta un aspetto molto slanciato, con un’apertura alare intorno ai centodieci-centotrenta centimetri; in esso è presente il dimorfismo sessuale: il maschio è più piccolo della femmina e si distingue da questa per la base del becco gialla, mentre nella femmina è celeste. A prescindere dal sesso e dall’età, questo rapace può presentarsi con un piumaggio chiaro (più frequente) e scuro. È un falco migratorio, durante l’inverno vive in Madagascar, nelle Seychelles e nelle isole Mauritius, ma, al sopraggiungere della primavera, si dirige verso il Mediterraneo per riprodursi, dove nidifica in diverse isole e in alcuni tratti della costa atlantica e mediterranea dell’Africa.
Durante il periodo della riproduzione, questi rapaci cambiano dieta, da un’ alimentazione costituita essenzialmente di insetti, passano a nutrirsi di piccoli passeracei in migrazione attraverso il Mediterraneo, diretti verso le località di svernamento africane.
Il falco della regina nidifica in cavità rocciose, in genere ben protette dalle intemperie, lungo le falesie costiere. In piena estate, tra la metà di luglio e i primi di agosto, vengono deposte da una a quattro uova. L’incubazione dura solitamente ventotto
giorni e l’involo dei piccoli falchi avviene dopo trenta-trentacinque giorni, tra la fine di settembre e la metà di ottobre, periodo in cui la colonia riparte per svernare nei quartieri africani.
Per tutelare questo raro rapace, dal 1980 si svolge a Carloforte un campo di protezione della lipu, che inizia il 1° luglio di ogni anno e termina il 14 ottobre. In pratica, il campo di sorveglianza e di osservazione (per gli ornitologi è uno dei siti di più facile accessibilità per lo studio di questo rapace) viene effettuato per tutto il periodo che va dalla riproduzione all’involo dei piccoli.

Articolo di Nicolo Capriata per la Guida “Carloforte e l’Isola di San Pietro”

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