Immersioni a Carloforte: i 4 itinereri più famosi
L’isola di San Pietro esercita grande fascino per il suo profilo costiero, per le sue spiagge, per il suo paesaggio interno e, indubbiamente, per i suoi suggestivi fondali. A San Pietro, inoltre, è possibile vivere l’esperienza dell’immersione in tonnara, avventura unica ed emozionante per tutti gli amanti delle escursioni subacquee.
L’isola di San Pietro è di origine vulcanica, per cui i suoi fondali sono molto vari, ricchi di scogli e guglie, dalle secche ai canaloni, dalle grotte alle pareti verticali, dai fondali sabbiosi, ideali per i corsi, alle praterie di posidonia, con ampie concentrazioni di pinna nobilis, preziosa testimonianza della salute del nostro mare.
Un ecosistema che si presenta ancora incontaminato e con un’enorme varietà faunistica e infinite forme di vita minuta. Tale molteplicità permette di effettuare tante tipologie di immersioni e di soddisfare le esigenze sia del subacqueo principiante che di quello più esperto. Gli appassionati di fotografia subacquea potranno inoltre ottenere grandi soddisfazioni dalla ricca flora e fauna bentonica e dalla presenza di pesce pelagico.
Itinerari subacquei
Immersioni, snorkeling, fotografia subacquea ed escursioni rappresentano un’occasione unica per conoscere più da vicino e direttamente i fondali marini e le meravigliose coste dell’isola.
Abbiamo chiesto a Elena Giampaolino di indicarci alcuni dei possibili percorsi subacquei da praticare.
LE GROTTE DI MEZZALUNA
Livello facile
Profondità massima 13 metri
Le bellissime falesie dell’ansa della Mezzaluna proseguono sott’acqua con tutte le loro abissali spaccature che si incanalano profondamente nella roccia, creando delle grotte e dei tunnel di notevole suggestione. L’immersione si articola in un percorso che entra ed esce da questi anfratti; ognuno diverso dall’altro, i vari passaggi stimolano fortemente la fantasia e la curiosità dei subacquei che li attraversano. Qui sono presenti la flora e la fauna tipiche degli ambienti poco illuminati.
LE COLONNE
Livello facile
Profondità massima 19 metri
Simili a delle larghe colonne, vicine agli omonimi faraglioni emersi, gli scogli, quasi affioranti, degradando fino a 18-20 metri, creano divertenti
canaloni e passaggi perfetti per i subacquei. In questo scenario di rocce squadrate, che sembrano antichi templi, si trovano pareti colorate di spugne e
parazoanthus, notevoli colonie di nudibranchi e un’interessante microfauna, ideale per la macrofotografia.
PUNTA DELLE OCHE
Livello facile/medio
Profondità massima 30 metri
La secca di roccia vulcanica, vicina all’omonima punta, si presenta estremamente frastagliata, con una profondità che va dai quattro ai trenta metri. La frequente presenza di correnti marine rende il punto di immersione molto ricco di vita e di specie ittiche: è possibile così imbattersi in esemplari di murene, gronghi, polpi, saraghi, corvine, cernie, tantissime castagnole e, a volte, grossi branchi di barracuda.
LA CATTEDRALE
Livello difficile
Profondità massima 33 metri
Bellissima grotta a sud dello scoglio del Corno, prospiciente un panettone roccioso, la cui sommità è a circa 20 metri, e a cui ci si può ancorare per poi proseguire fino a una profondità massima di 33 metri, la “Cattedrale” è molto ampia e genera dei giochi di luce dal fascino irresistibile. Bisogna avere un buon controllo dell’assetto per non urtare i meravigliosi e fragili rametti di corallo rosso che popolano la volta. All’interno si possono incontrare famiglie di corvine e musdee, aragoste, astici e grandi scorfani.
Articolo di Elena Giampaolino
- gennaio 7, 2019
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- Cosa fare a Carloforte
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