L’isola più a Ovest
È l’itinerario più lungo e affascinante. Il percorso taglia l’isola di San Pietro da est a ovest e permette di esplorarne il cuore. Si effettua in auto. Partendo dal lungomare, di fronte al Monumento del re Carlo Emanuele III, in direzione sud si percorre il corso Battellieri. Svoltando in via Roma e seguendo il perimetro del Palazzo Cavallera, si gira in viale Diaz, e poi ancora a destra.
Giunti in via Osservatorio Astronomico, si possono ammirare, a sinistra, le Saline, con esemplari di fenicotteri rosa, avocette e cavalieri d’Italia e, sulla destra, il Monumento ai Caduti.
Proseguendo per circa 2 km, al primo incrocio si svolta a destra, in direzione Capo Sandalo, percorrendo la Strada Provinciale 104 per circa 9 km.
Lo scenario è caratterizzato da una folta vegetazione, su cui spicca il pino d’Aleppo, che aveva già destato l’attenzione del patriarca Tagliafico, e il ginepro fenicio. Nei mesi di aprile e maggio, i bordi della strada si rivestono di cisti delle varietà Incanus, Salvifolius e Monspeliensis. Durante il tragitto, l’attenzione del visitatore viene catturata dall’architettura locale, caratterizzata dal ripetersi di piccole case tinteggiate di bianco, con finestrelle colorate di verde e tetto spiovente a una sola falda: la baracca tabarchina. Attraversando le regioni Gioia, Paradiso, Bocchette, Le Tanche, si arriva allo svincolo per Cala Vinagra, dove ha inizio l’Oasi naturalistica lipu, che opera sull’isola dal 1993 per salvaguardare il falco della regina, proveniente
dal Madagascar. Proseguendo lungo la strada provinciale, s’incontra la bellissima Cala Fico, dove si intravvedono i resti delle cave del XIX secolo. È una sorta di piccolo fiordo dai colori splendenti, in cui, scendendo con l’auto nel piazzale a destra, è possibile effettuare una sosta e prenotare una visita guidata presso l’oasi. Ritornando lungo la strada principale, si prosegue per Capo Sandalo, dove, da una stradina sulla destra, in zona militare, si raggiunge il Radiofaro, che, costruito nel 1864, ha rivestito grande importanza per i naviganti.
Percorrendo la strada ancora per 1 km, si arriva in un grande piazzale. Fermandosi, si può effettuare una salutare passeggiata lungo il viale lastricato con belvedere, e, accompagnati da una guida esperta, percorrere i sentieri all’interno, dai quali ammirare lo splendido versante di Punta del Becco, sede del vecchio villaggio minerario.
Durata: 2-3 ore – Km: 30 – Difficoltà: facile
Articolo di
NATALIA LAPICCA
- gennaio 10, 2019
- 1515
- Cosa fare a Carloforte
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